(ANSA) – ROMA, 14 NOV – “Ci siamo portati il nemico in casa, in nome della santa accoglienza, senza capire il pericolo che correvamo, dimostrando non solo una colpevole sottovalutazione del problema, ma addirittura sudditanza avendo noi rinunciato ai nostri simboli, alla nostra cultura, alla nostra tradizione, perché ci veniva detto che non bisognava inimicarsi l’Islam”. Lo afferma l’esponente di Forza Italia Licia Ronzulli. “Questo atteggiamento accondiscendente ci sta portando alla sconfitta – aggiunge Ronzulli – perché mentre la politica parla il terrorismo ci colpisce e mette a repentaglio la nostra stessa civiltà. Non è passato neppure un anno dalla strage di Charlie Hebdo e qualcuno pensava che le lacrime versate in quell’occasione potessero saldare il conto con la realtà, ma non è stato così. Ci siamo seduti e non abbiamo fatto niente, senza capire che siamo nell’era del terrore e che non possiamo affrontarla con le sfilate della pace o con i convegni sull’argomento. Dopo aver visto ieri altro sangue versato, il tempo della riflessione e delle parole è finito: occorre creare una forza militare internazionale e al contempo dare più potere alle forze dell’ordine per una maggiore prevenzione e per maggiori controlli (sembra che almeno uno degli attentatori di Parigi fosse un ‘rifugiato’ siriano registrato il 3 ottobre sull’isola greca di Lero). Infine – conclude Ronzulli – il cosiddetto Islam moderato deve dimostrare nei fatti da che parte vuole stare perché non può davvero più bastare limitarsi a prendere le distanze solo a parole dall’Islam fondamentalista”.